Storia - Chiesa Cristiana Evangelica ADI di Afragola (Na)

Chiesa Cristiana Evangelica A.D.I. Afragola
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Eravamo nel MESE DI FEBBRAIO DEL 1955, quando LUIGIA RUFINO si incontrò con una sua amica di nome Angela, di Afragola, ma andata ad abitare a Napoli, in Piazza G. B. Vico.

Non si vedevano ormai da 15 anni, ma nacque il desidero in Luigia di incontrarla perché aveva sentito dire che era diventata una “protestante”.
Era curiosa di sapere qualcosa su questa “nuova religione”.
La curiosità nacque dalla definizione che il prete della chiesa che frequentava diede dal pulpito dei cosiddetti protestanti: “state attenti ai quei protestanti bastardi”.

Luigia non era mai stata a casa di questa sua amica Angela da quando si era trasferita. Qualche parente gli indicò la zona di Napoli in cui abitava.  Luigia, nella zona indicatagli, cominciò a guardare tra i balconi, quando miracolosamente, il suo sguardo si incrociò con quello di Angela, che riconobbe quella sua vecchia amica d'infanzia che non rivedeva da ben 15 anni.
Angela riconobbe dal suo balcone Luigia e la invitò a salire in casa sua.
Luigia Rufino, entrata in quella casa avvertì subito qualcosa di strano per lei. Vedeva quadri con scritte tratte dalla Bibbia e nessun quadro raffigurante immagini di santi. Nel suo intimo voleva chiedergli il perché, ma non lo fece.
                                                                                                                                                     
Poco tempo dopo, queste due amiche si rincontrarono. Angela (l’amica di Luigia Rufino), commossa per quel nuovo incontro, le aprì il cuore e gli parlò della sua fede e di come Gesù aveva cambiato la sua vita dandogli pace e gioia .
Angela cominciò a raccontarle la sua testimonianza: disperata e afflitta, scoraggiata per molti problemi che avevano avvolto la sua vita, si era lanciata dal primo piano causandosi la rottura del femore, rischiando di rimanere su una sedia a rotelle. Proprio in quei brutti momenti le fu annunciata la Parola di Dio e l'opera salvatrice di Cristo Gesù.
Alcuni fratelli pregarono per lei ed il Signore, miracolosamente, stese la Sua mano guarendola, ma soprattutto donandole la salvezza dell'anima.

Il 19 marzo del 1955, era di sabato, quattro fratelli della Chiesa di Napoli, (i coniugi Sala, Ciro -faceva l’imbianchino- e Cristina Avitabile) su richiesta di Angela, andarono a fare visita a Luigia e le parlarono dell'amore di Dio, provocando in lei un turbine di nuove sensazioni.
Fu toccata dallo Spirito Santo, riconobbe il suo stato di peccatrice bisognosa del Salvatore e la presenza di Dio entrò nel suo cuore benedicendola e facendogli gustare la ineguagliabile gioia della salvezza dell’anima.
A questa riunione era presente tutta la sua famiglia.
Nello stesso modo anche il marito di Luigia,
Domenico Larino, fu toccato in modo stupendo dalla mano di Dio ed anche in lui ci fu il miracolo della redenzione.

Nel frattempo si era fatta l’ora di pranzo e la sorella Luigia non poteva permettere che i fratelli andassero via digiuni, e cosi si mise a preparare quel pochissimo cibo che aveva in casa con la speranza che almeno potesse bastare per i quattro ospiti. Luigia chiese ai figli di non lamentarsi se non avessero mangiato perché quel poco di pasta che avevano in casa sarebbe servito per sfamare solo i quattro fratelli venuti da Napoli.
Ma avvenne il primo miracolo in casa di Luigia e Domenico Larino. Da quel poco, grazie a Dio, mangiarono tutti quanti. Luigia riempiva i piatti e la pasta non finiva, finche non furono riempiti tutti i piatti. Solo in seguito Domenico, marito di Luigia, quando seppe della moltiplicazione da parte di Gesù di quei pochi pani e pochi pesci nella Bibbia, capì che era stata la mano di Dio ad operare quel giorno in casa sua moltiplicando quello che avevano cucinato, perché quella pasta era veramente poca, ma mangiarono nove persone abbondantemente.

Il Signore toccò il cuore anche di alcuni dei loro figli e così Domenico e Luigia cominciarono a frequentare la Chiesa di Napoli (Materdei) e quella di Caserta, poi il Signore mise  nel loro cuore il desiderio di avere dei Culti ad Afragola.

Le riunioni si tenevano  nella casa di Domenico e Luigia, in via Nicola Setola n. 44 al secondo piano. Nella prima riunione erano presenti più o meno sei o sette persone, insieme al pastore Fioravante Consoli. Ormai l’opera era iniziata anche ad Afragola e il Signore cominciò a toccare i cuori. Cominciarono ad unirsi alla famiglia Larino le anime dei componenti della famiglia De Luca, la sorella Teresa Fonso, la quale era stata suora per 4 anni, eppure non aveva mai sentito cosi tangibile la presenza di Dio nel suo cuore. A questi poi si aggiunsero Di Lena Angelo, Carlino di Casoria e Francesco Patriciello.
Inizialmente guidava i Culti il fratello Fioravante Consoli, allora pastore della comunità di Caserta poi in seguito sostituito dal fratello Pasquale D'Alessandro che veniva dalla Chiesa di Napoli (Materdei).
Il Signore onorava i fratelli manifestando la Sua potenza in salvezze, in  battesimi di Spirito Santo e in guarigioni.
Tutto ciò dispiaceva al nemico dell’opera di Dio, che si preparò alla guerra, affilando le sue armi per distruggere quell’opera.
Infatti cominciò la persecuzione ad opera dei sacerdoti della parrocchia che prima della conversione era frequentata dai Larino. Come i sacerdoti vennero a sapere che la famiglia Larino stava collaborando con gli Evangelici, dissero al resto dei fedeli che queste persone erano dei “Protestanti scomunicati” che non credevano a nulla.
Invogliavano la gente a non stare insieme a loro e a rifiutare i loro inviti, li definivano sette eretiche che sviavano dalla verità.
Da allora i parrocchiani incominciarono ad ingiuriare e schernire i fratelli, minacciandoli spesso con la violenza. Gli Evangelici erano ormai da associare al diavolo al punto che alcuni facevano il segno della croce quando li vedevano.

Avvenne che i fedeli erano aumentati e la casa di questa famiglia era grande abbastanza da ospitare tutti. Così, durante un Culto, in casa Larino arrivarono i Carabinieri con l'intento di porre fine a quelle riunioni, e, possibilmente rinchiudere il pastore in un manicomio.
Il pastore Consoli Fioravante, che presiedeva quella riunione, chiese ai Carabinieri di rimanere li e di aspettare la fine del Culto e poi avrebbero potuto fare quello che volevano. Verificando di persona la natura di quelle riunioni tenute esclusivamente per dare onore al Signore, e toccati dalla Parola di Dio, i Carabinieri, alla fine del culto, chiesero scusa per la loro intrusione e il loro comportamento. Quando andarono via dissero a quella gente che li avevano mandati che probabilmente i pazzi erano loro e non gli Evangelici.

Nonostante le persecuzioni, il Signore continuava a benedire ed a salvare nuove anime fino al punto in cui più nessuna casa era grande abbastanza per celebrare i Culti.
A questo punto il Signore mise nel cuore dei fratelli di acquistare un piccolo appartamento al piano terra, in via Piave n. 13, che poi attraverso alcune modifiche, fu trasformata in un locale di Culto.
I Culti si svolgevano due volte a settimana, la Domenica ed il Giovedì. Il Signore operava nelle anime che si accostavano a Lui con animo puro.

L'espansione della "BUONA NOVELLA" nella città di Afragola avvenne in particolare con la testimonianza personale e riunioni in case, che consentiva di presentare efficacemente l'opera di Cristo Gesù.

Intorno al 1960/61 il fratello Pasquale D'Alessandro impegnò il fratello Giovanni Scarallo affinché organizzasse delle riunioni per i giovani il Sabato sera, che insieme ad altri giovani della Chiesa di Napoli (Materdei) venivano ad Afragola. Ai fratelli impegnati nel servizio al Signore, fu donata, dal fratello Calabrese Giuseppe, una 500 Belvedere e la disponibilità di un serbatoio sempre pieno. Il fratello Stefano  D'Alessandro era l'unico ad avere la patente, e toccava a lui accompagnare il fratello Giovanni Scarallo ogni sabato sera.

Nel 1966/67  nacque la Scuola Domenicale ad Afragola, che sorse con tre classi e trentasei alunni.

Nel corso degli anni il locale di Culto di Via Piave divenne piccolissimo. Nel 1989, grazie al lavoro evangelistico dei fratelli ed all'attività instancabile dello Spirito Santo di Dio, sorse la necessità di acquistare un nuovo locale di culto poiché quello esistente era ormai insufficiente per contenere tutte le anime che nella comunità desideravano lodare il Signore. Grazie a Dio nel 1991 si poté aprire un nuovo locale di Culto in Via Sicilia, 30.

Viste le dimensioni del nuovo locale i fratelli pensavano che ci sarebbe stato spazio a sufficienza, ma sottovalutavano l'efficacia della predicazione del messaggio dell'Evangelo; infatti dopo pochi anni sorse nuovamente l'esigenza di trovare un locale ancora più grande.
Dopo tante ricerche e anche richieste al comune di un terreno per costruire, nel 2014 fu acquistato un capannone ad uso artigianale da ristrutturare completamente. Nel 2016 la comunità si trasferì nel nuovo locale di culto nella Seconda Traversa Via Cinquevie, 5, dove attualmente il Signore dopo tanti decenni continua a salvare, a battezzare nello Spirito Santo, a guarire corpi ammalati e a fare cose potenti e gloriose.

SOLO A DIO TUTTA LA GLORIA!
CHIESA CRISTIANA EVANGELICA ADI DI AFRAGOLA
2° Trav. Via Cinquevie n°5 Afragola (Na)
e_mail adiafragola@outlook.it
telefono  3383635751
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