Herman
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HAROLD HERMAN
Il testo seguente è stato riportato integralmente da un giornale della comunità di Napoli “Vita in Cristo” numero speciale n.2 Giugno 2003.
“Dove trova Dio i nuovi missionari?” spesso in luoghi imprevisti. Mi ha trovato ad Hollywood. E’ stato un momento drammatico ed emozionante quando Gesù è venuto nella mia stanza a mezzanotte ed io ho udito la voce del Figlio di Dio, mi ha parlato tre volte e la mia vita è stata trasformata per sempre. Certamente la Sua visita è stato un divino atto di grazia e misericordia.
Non conoscevo Dio e non avevo la più pallida idea dell’opera dello Spirito Santo. Avevo lavorato per molti anni nell’industria cinematografica di Hollywood come cronista nel campo editoriale e fotografico per la pubblicità di attori ed attrici degli studi del “Universal Film” e della “Columbia Pictures”, ero ben pagato e mi consideravano privilegiato nel lavorare con famose stelle del cinema. Mi ero superficialmente applicato alla conoscenza della religione che consideravo un espressione della ricerca spirituale. Non avevo però alcun contatto con Dio, non frequentavo alcuna chiesa, non avevo mai letto la Bibbia e non sapevo che l’unica via per giungere a Dio è mediante la fede e la preghiera nel nome di Gesù.
Quando scoppiò la seconda guerra mondiale, un colonnello del Pentagono da Washinton venne a Hollywood per cercare uomini da impiegare come foto reporter da combattimento per fotografare il conflitto in Europa e in Asia. Mi arruolai e dopo una necessaria preparazione militare e tecnica mi trovai su una nave in missione segreta verso l’oriente. La mia vita fu risparmiata cinque volte nella battaglia di Manila. Più tardi raggiunsi in aereo il Giappone e come capo fotografo della stampa dello staff del generale Douglas Mac Arthur, fui assegnato come ufficiale di scorta su un aereo di corrispondenti. La nostra missione era quella di fotografare le rovine della prima città distrutta da una bomba atomica, Hiroshima.
Alcuni dei miei amici fotoreporter erano stati uccisi in guerra e in seguito quando tornai al mio vecchio mestiere negli studi della “Columbia Pictures” cominciai a pregare e a cercare il significato della mia esistenza. Una collega si era convertita mentre ero lontano e cominciò a parlarmi di Cristo: “se vuoi conoscere Dio” mi disse “devi leggere la Bibbia”. Queste parole mi spinsero a cercare intensamente Dio.
Era mezzanotte della domenica delle Palme del 1947 ed ero solo, seduto al tavolo della mia stanza leggendo il libro di Isaia, giunsi al capitolo 53 versetti 5 e 6: “Egli è stato trafitto a cause delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo pace, è caduto su di Lui e grazie alle Sue ferite noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via; ma il Signore ha fatto ricadere su di Lui l’iniquità di noi tutti”.
Improvvisamente la presenza di Gesù Cristo Vivente, il Figlio dell’Eterno Dio, riempì la mia stanza. Il suono della Sua bellissima voce echeggiò nelle mie orecchie e attraverso tutto il mio essere Gesù parlò dicendo: “ora conosci la verità. Io ti amo e sono morto per te, ed ora sono vivente nei secoli dei secoli”. Provai l’amore di Gesù che inondò tutto me stesso.”
Questa toccante testimonianza, fu seguita da un radicale cambiamento nella vita di Herman. Egli lasciò il suo posto di lavoro ad Hollywood e divenne uno dei più famosi predicatori pentecostali. Nel 1961 dopo aver visitato tanti stati, arrivò a Roma per una campagna evangelistica nel teatro Brancaccio, per poi giungere a Napoli solo nel 1964. La visita a Napoli di Herman scosse la stampa cittadina, tutti i quotidiani napoletani (Roma, Il Tempo, Il Mattino) portarono questa notizia. Il pastore Daniele Melluso ha raccontato che grazie all’appoggio dei quotidiani vi fù una grande affluenza di persone al teatro.
Nei 10 giorni di evangelizzazione il fratello Herman raccontò più volte la sua gloriosa testimonianza e tutte le sere parlava della Bibbia e di Gesù potente a trasformare la vita di chi si affida a lui. Numerose furono le persone che accettarono la salvezza, numerosi furono i miracoli di guarigione e numerose furono le esperienze di pienezza di Spirito Santo.
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